lunedì 12 dicembre 2011

ACWS a Bagnoli: il Comune di Napoli è in un vicolo cieco ma rilancia il bluff per il 2013

L’Assise Cittadina per Bagnoli, è preoccupata che il Comune di Napoli riconfermi la colmata di Bagnoli come sede delle attrezzature per le America’s Cup World Series previste nel 2013, malgrado i riconosciuti problemi sanitari, ambientali e urbanistici dell’area. Constata che, malgrado le promesse elettorali, la giunta De Magistris non sta praticando una reale discontinuità rispetto alle vecchie logiche di gestione del territorio. Indica alcuni appuntamenti per discutere i problemi legati alle ACWS a Napoli, alla riqualificazione dell’area di Bagnoli-Fuorigrotta, alla partecipazione popolare.

L’esclusione della colmata di Bagnoli quale sede delle attrezzature per le pre-regate delle ACWS nel 2012 è un dato positivo. Finalmente viene pubblicamente riconosciuta fondatezza alle ragioni delle associazioni civiche ed ambientaliste contrarie a questa scelta; ragioni che il Comune di Napoli non ha mai preso in seria considerazione, rifiutando ogni proposta di localizzazione alternativa, sottraendosi ai ripetuti inviti di verificare la decisione in un confronto pubblico argomentato.

Ad onta di tutti i discorsi sulla trasparenza, la partecipazione popolare, una gestione equa, efficiente e corretta delle risorse pubbliche, la giunta De Magistris ha preferito arroccarsi in un decisionismo di facciata che l’ha condotta in un vicolo cieco, da cui non sembra però essere intenzionata ad uscire. Gli impegni finanziari e giuridici contratti con l’ACEA e le ditte vincitrici della gara per l’allestimento della colmata, nonche l’esposizione mediatica che essa stessa ha suscitato sulla vicenda, spingono oggi l’amministrazione comunale a ribadire la scelta di Bagnoli per le pre-regate previste nel 2013 e prospettare soluzioni d’urgenza per quelle da tenersi in questa primavera. La questione è quindi tutt’altro che risolta. Piuttosto che prendere atto di aver perseguito una scelta sbagliata e procedere ad un’inversione di rotta, assumendosi le responsabilità del caso, si preferisce rilanciare il bluff, a tutto scapito dell’interesse pubblico. E’ in questo atteggiamento di continuità con le precedenti amministrazioni, al di là delle pur rilevanti questioni di merito riguardanti la tutela della salute pubblica, che risiede il nodo politico della questione.

In questo senso, diciamo chiaramente che risulta indifferente se sia possibile o meno mettere in sicurezza per dieci giorni la colmata. Allocare le strutture per le ACWS sulla colmata di Bagnoli, checchè ne dicano gli esponenti della giunta comunale, ne promuove oggettivamente l’uso speculativo: perchè rinvia ulteriormente la sua rimozione e la bonifica di mare ed arenili, avvalorandone l’utilizzo per funzioni difformi dalla balneazione (attrezzature portuali, turistiche e ricettive, parcheggi, etc.). Occorre quindi opporsi ad ogni uso “provvisorio” che comprometta il recupero per la balneazione ( e già ce ne sono tanti, dai lidi privati del Co.Ma.Ba a Città della Scienza) e promuovere l’immediata messa in sicurezza e bonifica del litorale.

Si continua invece ad impegnare risorse pubbliche in cosiddetti “grandi eventi” e progetti discutibili, non condivisi pubblicamente con la società civile ma contrattati riservatamente con gli attori politici e imprenditoriali; a proclamare il rispetto delle norme per l’uso del territorio mentre si attuano usi “provvisori” da esse difformi; a ricercare equilibri compromissori con gli altri livelli di governo locale per ritagliarsi aree di potere; a privilegiare una politica-spettacolo fondata sempre più spesso su meri annunci pubblicitari.

Il rilancio della riqualificazione di Bagnoli è uno dei principali banchi di prova per questa amministrazione comunale, sia per la rilevanza territoriale della questione che per gli impegni di merito assunti da De Magistris in campagna elettorale. Se non erano all’ordine del giorno soluzioni miracolistiche, era però ragionevole aspettarsi un chiaro bilancio critico della situazione e l’impostazione di un modus operandi opposto rispetto al passato. Invece, su nessuna delle questioni aperte sulle ex aree industriali (revoca della vendita dei suoli pubblici su via Nuova Bagnoli, verifica della bonifica condotta dalla BagnoliFutura, ritiro delle concessioni private sul lungomare, interventi per promuovere la rimozione della colmata e la bonifica del litorale, gestione sociale delle opere pubbliche realizzate, revisione della scelta portuale, etc.) il Comune ha dato effettivi segnali di svolta. Si ripropongono invece logiche e soluzioni aziendalistiche per gli interventi sulle altre zone incluse nella Variante per l’Area Occidentale (piazzale Tecchio e stadio S.Paolo, aree Edenlandia-Zoo-ex Cinodromo, ex comando Nato di Bagnoli).

Di fronte a tutto questo, crediamo che la società civile debba riprendere con forza la parola e proporre alla città un’agenda di priorità ed azioni per promuovere la trasformazione e l’uso collettivo delle risorse territoriali di Bagnoli e Fuorigrotta, organizzando un’adeguata mobilitazione in città e verso i soggetti pubblici competenti.

In primo luogo, è necessario che la magistratura adempia il suo precipuo ruolo giudiziario, portando a termine le indagini in corso sulla bonifica di Bagnoli ed individuando le responsabilità civili e penali dei soggetti inquisiti. È un atto fondamentale per fare chiarezza sulla vicenda ed uscire dal generico rimpallo di responsabilità che permette la prosecuzione delle vecchie logiche di gestione politica.

In secondo luogo, occorre avviare una campagna di mobilitazione cittadina fondata sull’affermazione dei diritti di base attraverso vertenze specifiche sull’uso delle risorse territoriali di Bagnoli e Fuorigrotta (diritto alla salute e bonifica prioritaria delle aree inquinate; diritto al mare e pubblicizzazione del litorale; diritto alla città ed apertura di nuove aree verdi e spazi collettivi; diritto al lavoro e gestione economico-sociale di attrezzature e spazi pubblici; diritto alla casa e realizzazione di alloggi popolari; diritto alla partecipazione e reale coinvolgimento di cittadini ed organismi popolari di base nei processi decisionali).

Prossimi appuntamenti utili per discutere dei temi affrontati:

Venerdì 16 dicembre, ore 16:30, palazzo Gravina, aula 10: presentazione del libro di M.Sclavi e L.Susskind “Confronto creativo. Dal diritto di parola al diritto di essere ascoltati”; ne discuteranno con l’autrice il professor Giovanni Laino della Facoltà di Architettura di Napoli ed Alberto Lucarelli, assessore ai Beni Comuni del Comune di Napoli. Organizza e modera il Collettivo politico di arkitettura-Terzopiano autogestito.

http://www.facebook.com/events/290432084329327/?ref=ts

Martedì 20 dicembre, ore 16:30, aula multimediale, Comune di Napoli, via Verdi: assemblea pubblica “La crisi di Zoo ed Edenlandia. Ruolo e proposte delle associazioni e dei comitati civici e di base”. Organizza il coordinamento civico Assemblea Popolare.

http://www.facebook.com/events/147498978691092/

Napoli, 12 dicembre 2011 Assise Cittadina per Bagnoli

assisebagnoli@gmail.com

assisebagnoli.blogspot.com

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