domenica 24 marzo 2013

Esposto per il ritiro delle concessioni turistico-balneari a Bagnoli

Lunedì 25 marzo alle ore 18, il comitato “Una spiaggia per tutti” si riunirà presso il Terzopiano Autogestito di palazzo Gravina, per condividere la versione definitiva di una lettera-esposto da consegnare all’Autorità Portuale di Napoli, in cui si chiede il ritiro delle concessioni turistico-balneari vigenti sul litorale di Bagnoli-Coroglio: si tratta di un'azione basilare per restituire alla potestà pubblica aree inquinate da predisporre per la bonifica, adesso assurdamente concesse a lidi privati malgrado nell'area viga il divieto di balneazione. La consegna dell’esposto (che sarà inoltrato anche alla Procura di Napoli) avverrà martedì 26 marzo, alle ore 15, all’Autorità Portuale, nel corso di un incontro fissato dal comitato con il presidente dell’Autorità, ammiraglio Luciano Dassatti. I cittadini interessati sono invitati a partecipare.

lunedì 12 dicembre 2011

Assemblea pubblica “La crisi di Zoo e Edenlandia: ruolo e proposte delle associazioni e dei comitati civici e di base”.

Martedì 20 dicembre alle ore 16,30

c/o l'aula multimediale del Comune in via Verdi,


( In preparazione di questa assemblea giovedì prossimo, 15 dicembre

alle ore 18,30, ci incontriamo c/o il centro Impastato in via Cicerone 18 Bagnoli)




Con la proroga dell'esercizio provvisorio accordata dal giudice delegato al fallimento, solo parzialmente sono state accolte le richieste avanzate dai lavoratori e dai movimenti di base.

Infatti a fronte di alcuni dati positivi, essenzialmente la prosecuzione delle attività e la tutela degli animali, altri aspetti sono stati assolutamente disattesi.

I lavoratori si ritrovano con il salario tagliato, la ristrettezza dei tempi indicati non permette la possibilità di discutere ed elaborare proposte alternative credibili, l'affidamento delle aree ai privati attraverso un apposito bando di gara tradisce la volontà di proseguire lungo strade già percorse, per giunta rivelatesi fallimentari.

Un aspetto che consideriamo interessante del decreto del giudice delegato al fallimento, è la prescrizione al curatore, di coinvolgere nella fase programmatica tutti i soggetti portatori di rilevanti interessi.

Anche per questo noi proponiamo a quanti, gruppi e movimenti di base, associazioni e comitati civici, mondo delle competenze, singoli cittadini interessati e disponibili, di costituirsi e organizzarsi in soggetto collettivo e sociale che esiga di essere riconosciuto quale portatore di rilevanti interessi pubblici e dunque legittimato a intervenire sia per prospettare soluzioni alternative a quelle che vengono avanzate dalle sedi istituzionali, sia per seguire lo sviluppo degli avvenimenti a partire dalla compilazione dell'eventuale bando di gara.

Questo è l'obiettivo della nostra assemblea alla quale invitiamo i lavoratori della società fallita, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti istituzionali, in primo luogo gli Assessori e i Consiglieri comunali, e nel corso della quale illustreremo il percorso che a nostro avviso va intrapreso per risolvere la crisi, garantendo il lavoro e la tutela del territorio e dell'ambiente.

L'iniziativa è promossa da Assemblea popolare, organismo informale che raccoglie un insieme di associazioni, gruppi, comitati civici e di base, circoli politici, singoli cittadini, aperto alla partecipazione e al contributo di quanti condividono le battaglie a difesa del territorio, dei beni comuni, per lo sviluppo della democrazia.


info: cell. 3383075209 (Gabriella) gruppo facebook Assemblea popolare

ACWS a Bagnoli: il Comune di Napoli è in un vicolo cieco ma rilancia il bluff per il 2013

L’Assise Cittadina per Bagnoli, è preoccupata che il Comune di Napoli riconfermi la colmata di Bagnoli come sede delle attrezzature per le America’s Cup World Series previste nel 2013, malgrado i riconosciuti problemi sanitari, ambientali e urbanistici dell’area. Constata che, malgrado le promesse elettorali, la giunta De Magistris non sta praticando una reale discontinuità rispetto alle vecchie logiche di gestione del territorio. Indica alcuni appuntamenti per discutere i problemi legati alle ACWS a Napoli, alla riqualificazione dell’area di Bagnoli-Fuorigrotta, alla partecipazione popolare.

L’esclusione della colmata di Bagnoli quale sede delle attrezzature per le pre-regate delle ACWS nel 2012 è un dato positivo. Finalmente viene pubblicamente riconosciuta fondatezza alle ragioni delle associazioni civiche ed ambientaliste contrarie a questa scelta; ragioni che il Comune di Napoli non ha mai preso in seria considerazione, rifiutando ogni proposta di localizzazione alternativa, sottraendosi ai ripetuti inviti di verificare la decisione in un confronto pubblico argomentato.

Ad onta di tutti i discorsi sulla trasparenza, la partecipazione popolare, una gestione equa, efficiente e corretta delle risorse pubbliche, la giunta De Magistris ha preferito arroccarsi in un decisionismo di facciata che l’ha condotta in un vicolo cieco, da cui non sembra però essere intenzionata ad uscire. Gli impegni finanziari e giuridici contratti con l’ACEA e le ditte vincitrici della gara per l’allestimento della colmata, nonche l’esposizione mediatica che essa stessa ha suscitato sulla vicenda, spingono oggi l’amministrazione comunale a ribadire la scelta di Bagnoli per le pre-regate previste nel 2013 e prospettare soluzioni d’urgenza per quelle da tenersi in questa primavera. La questione è quindi tutt’altro che risolta. Piuttosto che prendere atto di aver perseguito una scelta sbagliata e procedere ad un’inversione di rotta, assumendosi le responsabilità del caso, si preferisce rilanciare il bluff, a tutto scapito dell’interesse pubblico. E’ in questo atteggiamento di continuità con le precedenti amministrazioni, al di là delle pur rilevanti questioni di merito riguardanti la tutela della salute pubblica, che risiede il nodo politico della questione.

In questo senso, diciamo chiaramente che risulta indifferente se sia possibile o meno mettere in sicurezza per dieci giorni la colmata. Allocare le strutture per le ACWS sulla colmata di Bagnoli, checchè ne dicano gli esponenti della giunta comunale, ne promuove oggettivamente l’uso speculativo: perchè rinvia ulteriormente la sua rimozione e la bonifica di mare ed arenili, avvalorandone l’utilizzo per funzioni difformi dalla balneazione (attrezzature portuali, turistiche e ricettive, parcheggi, etc.). Occorre quindi opporsi ad ogni uso “provvisorio” che comprometta il recupero per la balneazione ( e già ce ne sono tanti, dai lidi privati del Co.Ma.Ba a Città della Scienza) e promuovere l’immediata messa in sicurezza e bonifica del litorale.

Si continua invece ad impegnare risorse pubbliche in cosiddetti “grandi eventi” e progetti discutibili, non condivisi pubblicamente con la società civile ma contrattati riservatamente con gli attori politici e imprenditoriali; a proclamare il rispetto delle norme per l’uso del territorio mentre si attuano usi “provvisori” da esse difformi; a ricercare equilibri compromissori con gli altri livelli di governo locale per ritagliarsi aree di potere; a privilegiare una politica-spettacolo fondata sempre più spesso su meri annunci pubblicitari.

Il rilancio della riqualificazione di Bagnoli è uno dei principali banchi di prova per questa amministrazione comunale, sia per la rilevanza territoriale della questione che per gli impegni di merito assunti da De Magistris in campagna elettorale. Se non erano all’ordine del giorno soluzioni miracolistiche, era però ragionevole aspettarsi un chiaro bilancio critico della situazione e l’impostazione di un modus operandi opposto rispetto al passato. Invece, su nessuna delle questioni aperte sulle ex aree industriali (revoca della vendita dei suoli pubblici su via Nuova Bagnoli, verifica della bonifica condotta dalla BagnoliFutura, ritiro delle concessioni private sul lungomare, interventi per promuovere la rimozione della colmata e la bonifica del litorale, gestione sociale delle opere pubbliche realizzate, revisione della scelta portuale, etc.) il Comune ha dato effettivi segnali di svolta. Si ripropongono invece logiche e soluzioni aziendalistiche per gli interventi sulle altre zone incluse nella Variante per l’Area Occidentale (piazzale Tecchio e stadio S.Paolo, aree Edenlandia-Zoo-ex Cinodromo, ex comando Nato di Bagnoli).

Di fronte a tutto questo, crediamo che la società civile debba riprendere con forza la parola e proporre alla città un’agenda di priorità ed azioni per promuovere la trasformazione e l’uso collettivo delle risorse territoriali di Bagnoli e Fuorigrotta, organizzando un’adeguata mobilitazione in città e verso i soggetti pubblici competenti.

In primo luogo, è necessario che la magistratura adempia il suo precipuo ruolo giudiziario, portando a termine le indagini in corso sulla bonifica di Bagnoli ed individuando le responsabilità civili e penali dei soggetti inquisiti. È un atto fondamentale per fare chiarezza sulla vicenda ed uscire dal generico rimpallo di responsabilità che permette la prosecuzione delle vecchie logiche di gestione politica.

In secondo luogo, occorre avviare una campagna di mobilitazione cittadina fondata sull’affermazione dei diritti di base attraverso vertenze specifiche sull’uso delle risorse territoriali di Bagnoli e Fuorigrotta (diritto alla salute e bonifica prioritaria delle aree inquinate; diritto al mare e pubblicizzazione del litorale; diritto alla città ed apertura di nuove aree verdi e spazi collettivi; diritto al lavoro e gestione economico-sociale di attrezzature e spazi pubblici; diritto alla casa e realizzazione di alloggi popolari; diritto alla partecipazione e reale coinvolgimento di cittadini ed organismi popolari di base nei processi decisionali).

Prossimi appuntamenti utili per discutere dei temi affrontati:

Venerdì 16 dicembre, ore 16:30, palazzo Gravina, aula 10: presentazione del libro di M.Sclavi e L.Susskind “Confronto creativo. Dal diritto di parola al diritto di essere ascoltati”; ne discuteranno con l’autrice il professor Giovanni Laino della Facoltà di Architettura di Napoli ed Alberto Lucarelli, assessore ai Beni Comuni del Comune di Napoli. Organizza e modera il Collettivo politico di arkitettura-Terzopiano autogestito.

http://www.facebook.com/events/290432084329327/?ref=ts

Martedì 20 dicembre, ore 16:30, aula multimediale, Comune di Napoli, via Verdi: assemblea pubblica “La crisi di Zoo ed Edenlandia. Ruolo e proposte delle associazioni e dei comitati civici e di base”. Organizza il coordinamento civico Assemblea Popolare.

http://www.facebook.com/events/147498978691092/

Napoli, 12 dicembre 2011 Assise Cittadina per Bagnoli

assisebagnoli@gmail.com

assisebagnoli.blogspot.com

domenica 23 ottobre 2011

No alla speculazione sulle aree della Mostra d'Oltremare

'Fallimento di zoo ed Edenlandia:

300 animali in pericolo di vita,100 posti di lavoro a rischio.

No a nuove speculazioni. Mobilitiamoci.


Il fallimento delle società della famiglia Falchero che hanno gestito in questi anni il parco zoo, Edenlandia e l'area dell'ex cinodromo, ha acuito la crisi in cui versavano da tempo queste strutture, e mette in pericolo la vita degli animali ancora presenti nello zoo e il lavoro per i dipendenti,circa un centinaio.
Il tribunale ha concesso una proroga delle attività fino al 21 novembre prima della chiusura definitiva; l'unica, nebulosa soluzione sul tappeto è quella prospettata dall'assessore comunale Esposito: trasferimento degli animali al bio-parco di Roma e avvio del progetto di un mega-parco giochi che comprenda l'area dell'attuale Edenlandia, quella dello zoo e l'ex cinodromo.
A ben vedere si tratta di ipotesi estemporanee, pericolose e francamente inaccettabili.
Quali reali garanzie per la salute e la condizione degli animali? e per i lavoratori ? e il destino del verde presente nell'area?
Sono le prime inquietanti domande. Non le sole, che ci facciamo.

Giovedì scorso abbiamo fatto una prima discussione con la partecipazione anche del coordinatore regionale dei verdi-costituente ecologista Borrelli, il segretario dei radicali napoletani Furgiuele e il segretario del circolo Bagnoli Fuorigrotta del Prc Gambardella.

Abbiamo tutti concordato di rivederci
GIOVEDI' 27 OTTOBRE ALLE ORE 18 c/o IL CENTRO IMPASTATO-EX ETABETA- VIA CICERONE 18 BAGNOLI allargando l'invito alla partecipazione alle associazioni animaliste e ambientaliste e a tutte le sensibilità interessate alla questione per discutere la proposta di dare vita sabato 12 novembre a una manifestazione pubblica unitaria a difesa degli animali e del lavoro.'
--
Assise Cittadina per Bagnoli
http://assisebagnoli.blogspot.com/

Impedito alle associazioni di presenziare alla conferenza stampa di presentazione delle America's Cup World Series

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/17/bagnoli-associazioni-contro-de-magistris-sullamericas-cup/164380/

COMUNICATO STAMPA

LA POLIZIA IMPEDISCE A UNA DELEGAZIONE DI CITTADINI DI PRESENZIARE ALLA CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DELLE AMERICA'S CUP WORLD SERIES. LA DELEGAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI CONTRARIE ALLA LOCALIZZAZIONE DELL'EVENTO A BAGNOLI, DI CUI FACEVA PARTE ANCHE L'AVVOCATO MAROTTA, INTENDEVA DISTRIBUIRE UN DOSSIER SULL'INQUINAMENTO DEL LITORALE DI BAGNOLI. "DE MAGISTRIS E SODANO PARLANO CON L'UNIONE INDUSTRIALI MA NON CON I CITTADINI: E' QUESTA LA PARTECIPAZIONE?" DENUNCIANO LA ASSOCIAZIONI , CHE ORGANIZZERANNO NELLE PROSSIME SETTIMANE DELLE INIZIATIVE PUBBLICHE PER DISCUTERE CON I CITTADINI LE RAGIONI DEL NO E LE MISURE NECESSARIE PER PER RESTITUIRE AI NAPOLETANI UN LITORALE PUBBLICO BALNEABILE

Questa mattina una delegazione di cittadini ed esponenti della società civile contraria alla localizzazione a Bagnoli delle preregate per l'America's Cup si è recata alla conferenza stampa per la presentazione ufficiale dell'evento, presso Castel dell'Ovo; la delegazione intendeva consegnare al presidente dell'America's Cup Event Authority, Richard Worth, ed ai giornalisti presenti un dossier sull'inquinamento del litorale di Bagnoli, ribadendo l'urgenza di un confronto pubblico tematico, tecnico e politico, tra cittadini ed amministrazione comunale. Malgrado la presenza della delegazione fosse stata preannunciata sia all'ente organizzatore che ai mezzi d'informazione tramite comunicato stampa, la polizia ha fisicamente impedito ai componenti, tra cui l'avvocato Gerardo Marotta, il geologo Benedetto De Vivo e l'architetto Aldo Loris Rossi, di accedere alla sala dove si svolgeva l'iniziativa. I cittadini hanno esposto uno striscione con la scritta "Bagnoli non è in vendita", attendendo fuori della sala l'uscita dei partecipanti per consegnare loro il dossier; al sindaco De Magistris e al vicesindaco Sodano, alla loro uscita dalla sala, sono stati ricordati ad alta voce gli impegni presi in campagna elettorale per lo scioglimento della BagnoliFutura (inattuato) ed il rilancio della bonifica del litorale di Bagnoli (che verrà invece ritardato, se non compromesso, dalle preregate per l'America's Cup).
Le associazioni organizzeranno nelle prossime settimane delle iniziative pubbliche per discutere con i cittadini le ragioni del no, denunciare l'atteggiamento della giunta De Magistris ed evidenziare i provvedimenti necessari alla restituzione del litorale di Bagnoli ai napoletani per la balneazione.

Napoli, 17 ottobre 2011

Assise Cittadina per Bagnoli
Associazione "Radicali Napoli Ernesto Rossi"
Comitato Portosalvo
Coordinamento civico flegreo
Movimento 5 Stelle

Napoli punto e a capo


lunedì 26 settembre 2011

CONTRO LA LOCALIZZAZIONE A BAGNOLI DELLE REGATE PRELIMINARI PER L’AMERICA’S CUP!

Comunicato stampa dell’Assise Cittadina per Bagnoli

Napoli, 26 settembre 2011

CONTRO LA LOCALIZZAZIONE A BAGNOLI

DELLE REGATE PRELIMINARI PER L’AMERICA’S CUP!

FERMIAMO LA SVENDITA DEGLI EX SUOLI ITALSIDER!

AFFERMIAMO IL DIRITTO AL VERDE, ALLA BALNEAZIONE,

ALLA GESTIONE SOCIALE DELLE ATTREZZATURE URBANE!

La riqualificazione di Bagnoli è giunta di nuovo ad un bivio. Siamo alla vigilia di importanti scadenze che rischiano di compromettere il futuro dell’area. Mentre è giunta nella fase finale un’indagine della magistratura che ipotizza il fallimento della bonifica finora effettuata dalla BagnoliFutura, il 31 ottobre scadrà il bando di gara per vendere all’asta i primi lotti dell’ex area Italsider, suoli ancora inquinati e gravati da ipoteche. In queste condizioni, assisteremo alla pura e semplice svendita di un pezzo importante del patrimonio pubblico cittadino.

D’altro canto, la localizzazione a Bagnoli delle regate preliminari all’America’s Cup, oltre a bloccare per due anni gli interventi di recupero del litorale, costituirà il cavallo di troia per accantonare la rimozione della colmata ed installarvi permanentemente attrezzature turistiche e commerciali, a partire dal porto.

Un grave colpo per Napoli, che oltre ad avere i più bassi standard di verde, manca anche di spiagge pubbliche balneabili. Il recupero ambientale e sociale della risorsa mare è un problema fondamentale che riguarda non solo Bagnoli ma l’intero litorale cittadino, dal waterfront di Pozzuoli al lungomare di Vigliena, oggetto anch’essi di interventi discutibili che subordinano le esigenze sociali al profitto privato.

E’ quindi urgente che i movimenti, le associazioni, i cittadini, si confrontino per individuare le forme di mobilitazione adeguate in difesa dei bisogni popolari e degli interessi pubblici della città.

Per questo l’Assise Cittadina per Bagnoli, i Verdi Ambiente e Società ed altri soggetti promuovono una

Assemblea Pubblica

Mercoledì 28 settembre 2011

Ore 16:30

Aula Multimediale

Comune di Napoli - via Verdi

info: assisebagnoli@gmail.com cell. 3402716771 (massimo) cell. 338 3075209 (gabriella)

A chi serve l’America’s Cup?

L’Assise Cittadina per Bagnoli ritiene che la localizzazione a Bagnoli delle attrezzature per le regate propedeutiche dell’America’s Cup ritarderà l’avvio delle opere per la rimozione della colmata e la bonifica del mare e degli arenili, già in forte ritardo; considera inoltre incongruo che l’amministrazione comunale abbia preso questa scelta senza discuterla pubblicamente con i cittadini. Ribadisce la priorità di promuovere subito la bonifica del litorale di Bagnoli per restituire in pochi anni ai napoletani una spiaggia balneabile, pubblica e gratuita.

Il probabile ammaraggio a Bagnoli di una delle regate propedeutiche dell’America’s Cup non può che suscitare perplessità in chiunque si ostini a ragionare sull’interesse pubblico senza cedere alle sirene del marketing urbano. Dieci anni fa la candidatura di Bagnoli all’edizione 2013 fu l’esplicito tentativo di stravolgere il piano regolatore, annacquando la bonifica e sventrando il futuro parco urbano per impiantarvi un megaporto e connesse opere edilizie “provvisorie”. Oggi il sindaco de Magistris pone come condizione inderogabile che lo svolgimento delle regate non alteri le originarie previsioni urbanistiche; occorre però verificare concretamente se gli allestimenti previsti per ospitare le regate siano compatibili con i lavori di riqualificazione ambientale ed urbanistica. Il recupero del litorale, attualmente inquinato da idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti, richiede tre azioni che, per risultare efficaci, devono essere cronologicamente successive: 1) la rimozione della colmata a mare; 2) la bonifica dei fondali; 3) la bonifica ed il ripascimento degli arenili. Realizzare sulla colmata le attrezzature per le regate 2012-2013 significa quindi rinviare certamente di almeno due anni l’avvio dei lavori per la sua rimozione, già scandalosamente in ritardo. Un analogo rilievo va avanzato per quelle strutture che si pensa di allocare nell’ex area industriale (ricordiamo che c’è un’indagine della magistratura in corso sulla qualità della bonifica ivi realizzata dalla BagnoliFutura SpA). Un’amministrazione che voglia davvero invertire l’andazzo degli anni passati dovrebbe adoperarsi per accellerare la bonifica del litorale anziché determinare ulteriori rinvii, magari intervenendo subito per rivedere i lavori della prima fase, che il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania e Molise ha già bandito: infatti i fondi stanziati non sono sufficienti e l’ordine cronologico non risulta quello corretto, sicchè essi appaiono più finalizzati a garantire le attività dei lidi balneari privati e realizzare il porto turistico che a bonificare mare e spiagge. La priorità degli interessi collettivi impone invece il recupero ad uso pubblico gratuito dell’intero litorale di Bagnoli, essendo vergognoso che in una città di mare come Napoli manchi una grande spiaggia pubblica balneabile.

Inoltre la proposta di costituire una società ad hoc per gestire l’evento, con la partecipazione di Bagnoli Futura, significa prorogare sine die la vita di una SpA ampliamente fallimentare, che de Magistris si era pubblicamente impegnato in campagna elettorale a sciogliere per restituirne le funzioni ad un soggetto di diritto pubblico, realmente efficiente e democraticamente controllato.

La cronaca degli ultimi quindici anni a Bagnoli insegna che ogni rinvio delle opere di riqualificazione ha legittimato utilizzi “provvisori” impropri del litorale, i quali poi ne pregiudicano il recupero ad uso pubblico. I capannoni di Città della Scienza, ad esempio, occupano a tempo indeterminato il litorale di Coroglio grazie ad un Accordo di Programma del 1997 in deroga al piano regolatore (che ne prevede invece l’abbattimento). Da anni vengono rinnovate ad operatori privati concessioni balneari per lidi dichiarati ufficialmente non balneabili, le cui attività musicali notturne generano inoltre gravi problemi di sicurezza, inquinamento acustico e veicolare. Programmare oggi l’uso “provvisorio” della colmata significa avvalorare l’opinione di chi considera uno sbaglio tout court la sua rimozione. Viene da chiedersi se il passo successivo sarà quello di allestirla, sempre provvisoriamente, per ospitare gli eventi del Forum Universale delle Culture del 2013 (come ha proposto l’anno scorso il presidente della fondazione comunale incaricata di organizzare l’evento, Nicola Oddati, riconfermato in carica dalla giunta de Magistris). Di rinvio in rinvio, sarà facile a qualcuno far leva sull’onerosità dei costi di rimozione per proporre con successo di installarvi le attrezzature portuali o altre strutture turistiche e lasciarla in loco per sempre (pregiudicando così la bonifica del litorale). Proclamare rispetto per il piano regolatore, quindi, non basta: occorre agire conseguentemente, con celerità ed efficacia, per realizzarne le previsioni di interesse generale.

Per un’amministrazione che ha lanciato la parola d’ordine della partecipazione popolare e sta istruendo un articolato programma per realizzarla, appare poi incongruo prendere una decisione di questa importanza a metà agosto, senza alcuna consultazione o verifica pubblica, gettando così un’ombra sul reale valore di questo processo. La partecipazione non è un optional cui ricorrere per legittimare col plebiscito delle assemblee popolari scelte strategiche definite altrove.

Napoli, 7 agosto 2011